La Poppa (in latino Puppis, Puppis, Pup) è una costellazione dell’emisfero australe. È la più grande e la più settentrionale delle tre costellazioni in cui è stata divisa la vecchia Nave Argo. Stretta fra le brillanti stelle Sirio e Canopo, quasi appare oscurata, ma in realtà è una delle costellazioni più ricche della volta celeste. Dalle latitudini mediterranee è visibile per intero solo nelle propaggini più meridionali. Trovare in cielo la Poppa non presenta difficoltà: la parte più settentrionale si estende infatti ad est di Sirio e del Cane Maggiore, mentre a sud di quest’ultima si trova la parte meridionale, che termina subito a nord della brillante Canopo.
La costellazione giace sulla Via Lattea in un tratto estremamente ricco di campi stellari; questa ricchezza è dovuta al fatto che in questa direzione il Braccio di Orione, ossia il braccio di spirale dove si trova anche il Sistema Solare, si presenta in gran parte poco oscurato da nebulosità e polveri galattiche poste a distanze relativamente brevi. Un altro fattore importante è la presenza di uno dei tratti più prossimi della Cintura di Gould, una grande fascia di stelle giovani e luminose. L’area della Poppa appare dunque pervasa da un grandissimo numero di stelle deboli, visibili ad occhio nudo in cieli tersi e, possibilmente, alle latitudini equatoriali o australi; la regione più densamente popolata è quella meridionale, sul confine con le Vele, area in cui si estende la grande associazione di stelle Cr 173. La parte più settentrionale, in particolare verso il confine con l’Idra, appare molto meno ricca di stelle, ed anzi si mostra come una delle aree più oscure del cielo, oscurità accentuata anche dalla presenza tutt’attorno di stelle fra le più luminose del cielo. La Via Lattea nella parte sudoccidentale della Poppa al contrario mostra evidenti segni di oscuramento ad opera di nubi oscure. Le sue stelle più luminose sono di magnitudine 2 e sono facilmente individuabili anche dai centri urbani; il ricco sottofondo stellare è formato principalmente da stelle di magnitudini 4 e 5. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale va da dicembre ad aprile; dalle latitudini settentrionali rimane sempre molto bassa sull’orizzonte nelle notti invernali e a nord del 40ºN la parte più meridionale resta sempre invisibile. Dall’emisfero australe al contrario è una delle figure dominanti dei cieli dell’estate e la sua osservazione si prolunga fino a tutto l’autunno.
Stelle principali
- ζ Puppis (Naos) è la stella principale della costellazione; si tratta di una stella supergigante di magnitudine 2,21. Sebbene sembri anonima all’osservazione ad occhio nudo, è una delle stelle più luminose conosciute in termini assoluti, risplendendo con una luce pari a 25.000 volte quella del Sole in luce visibile e, prendendo anche in considerazione la banda ultravioletta, dove emette la maggior parte della sua energia, circa un milione di volte più della nostra stella. La sua distanza è stimata sui 1399 anni luce.
- π Puppis (Ahadi) è una stella gigante arancione di magnitudine 2,71, distante 1094 anni luce da noi; è anch’essa una stella molto luminosa (magnitudine assoluta -4,92) e si mostra in direzione di un ammasso apertocomposto da altre stelline di quinta grandezza e alcune meno luminose, ben visibile ad occhio nudo e pienamente risolvibile con un binocolo.
- ρ Puppis (Tureis) è una stella bianco-giallastra di magnitudine 2,83; a differenza di altre stelle luminose della costellazione, non è una stella gigante. Dista circa 63 anni luce.
- τ Puppis (Altaleban) è una stella gigante arancione di magnitudine 2,94, distante 183 anni luce.
- ν Puppis (Kaimana) è una stella azzurra di magnitudine 3,17, distante 423 anni luce.
Fra le altre stelle, sono da notare la ξ Puppis, di magnitudine apparente 3,34, interessante perché, con la sua magnitudine assoluta pari a -4,74 è una delle stelle più brillanti conosciute; un’altra stella molto luminosa (-6,04) è la HD 68601, che con una distanza stimata di oltre 4600 anni luce, è una delle stelle più lontane visibili ad occhio nudo. Con un semplice binocolo è visibile anche HD 61227, di sesta grandezza, che possiede una magnitudine assoluta di -9,14 e una distanza di ben 40750 anni luce. La costellazione della Poppa è attraversata dalla Via Lattea da nord-ovest a sud-est, in un tratto molto ricco di oggetti celesti, specialmente ammassi aperti, molti dei quali sono visibili anche con un semplice binocolo. Quasi a metà via fra le stelle π Puppis e ζ Puppis, si trova il più importante di questi, NGC 2451, la cui stella centrale, c Puppis, di quarta magnitudine, in realtà non facente parte dell’ammasso e avente un colore arancio intenso. Secondo alcuni studi sembra che si tratti di due ammassi distinti, che appaiono sovrapposti solo per un effetto prospettico. Un grado a sud-est si trova un altro ammasso, NGC 2477, meno luminoso, ma ugualmente appariscente. Verso nord, alcuni ammassi furono notati da Charles Messier, il quale li inserì nel suo famoso catalogo; il più importante di questi è sicuramente M47, ben visibile ad occhio nudo; nelle vicinanze si osserva pureM46, caratteristico per il fatto di presentare una piccola nebulosa planetaria a forma di anello nella parte settentrionale. Più a sud, nei pressi della stella ξ Puppis, si trova M93. Una curiosità la offre il brillante gruppetto della stella π Puppis, noto con la sigla di Cr 135, dove ben tre delle quattro stelle principali sono variabili. Sul confine con le Vele, nel pressi della stella γ Velorum, è presente una vasta associazione di stelle, nota come Cr 173, appena distinguibile dai campi stellari di fondo; essa conta alcune decine di componenti e coincide con l’associazione Vela OB2, un gruppo di stelle giovani e brillanti originatesi alcuni milioni di anni fa. NGC 2298 è invece un ammasso globulare, di media concentrazione; fra le nebulose, nessuna delle quali è visibile con binocoli o con un piccolo telescopio, la più cospicua è la NGC 2467, che appare circondata da diversi strati di stelle azzurre, molte delle quali si trovano in realtà a metà via fra noi e la nebulosa. Infine si segnala la presenza di una parte notevole del vasto complesso nebuloso noto come Nebulosa di Gum, un antico resto di supernova che ricopre parzialmente anche le costellazioni vicine.
Il Reticolo (in latino Reticulum, abbreviato in Ret) è una delle 88 costellazioni moderne. Si tratta di una costellazione minore dell’emisfero sud, posta ad una declinazione di circa -60°; venne introdotta da Lacaille per ricordare l’omonimo strumento di misurazione di posizioni ed angoli tra le stelle. Il Reticolo è una piccola costellazione del profondo cielo australe; contiene alcune stelle di terza e quarta magnitudine piuttosto vicine fra loro che ne facilitano l’individuazione, la quale è comunque facilitata dal fatto che essa viene a trovarsi a metà strada sulla linea congiungente le due brillanti stelle Canopo e Achernar, rispettivamente nelle costellazioni della Carena e di Eridano.
In un cielo non molto limpido può essere presa come riferimento per reperire la Grande Nube di Magellano, posta pochi gradi a sudest. Il periodo più propizio per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra novembre e aprile, ossia in coincidenza della stagione estiva australe; dall’emisfero nord si presenta invisibile per quasi tutte le sue regioni ad eccezione di quelle poste a latitudini tropicali, mentre dall’emisfero australe si presenta circumpolare a partire dalle regioni poste a latitudini temperate.
Stelle principali
- α Reticuli è una stella gigante gialla di magnitudine apparente 3,33 distante 163 anni luce.
- β Reticuli è una subgigante arancione di magnitudine apparente 3,84 distante 100 anni luce.
- ε Reticuli è una subgigante arancione di magnitudine 4,44 distante 59 anni luce.
Il Reticolo contiene alcune galassie brillanti, prima fra tutte NGC 1313, una grande galassia spirale visiile anche con un piccolo telescopio fra i cui bracci sono state scoperte decine di grandi regioni di formazione stellare. Le altre galassie sono visibili soprattutto sul lato nordorientale, al confine con il Dorado, come NGC 1559. Nella foto NGC 1559, una galassia spirale ricca di stelle giovani.